MASAF – Credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica settore agricoltura

Contributo Crediti d’imposta
Beneficiari
  • Grande impresa
  • PMI e Micro Imprese
 Entità dell’agevolazione
  • Il credito d’imposta è commisurato alla quota del costo complessivo dei beni acquistati o, in caso di investimenti immobiliari,
    realizzati dal 1 Gennaio 2025 al 15 novembre 2025.
Obiettivo
  • Il decreto stabilisce le modalità di concessione del credito d’imposta alle imprese che investono nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno (ZES unica), comprendente Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Stato Prossima attivazione (31/03/2025)

MASAF – Credito d’imposta per gli investimenti nella ZES unica settore agricoltura

Descrizione

Il decreto definisce le modalità di concessione del credito d’imposta alle imprese che investono nella ZES unica del Mezzogiorno, che include Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

La legge di bilancio 2025 ha esteso l’agevolazione agli investimenti effettuati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025, con un limite di spesa di 50 milioni di euro.

Soggetti beneficiari

Possono beneficiare del credito d’imposta le imprese operanti nella produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore forestale e le micro, piccole e medie imprese attive nella pesca e acquacoltura.

L’agevolazione è accessibile a tutte le imprese, a prescindere dalla forma giuridica e dal regime contabile, già operative o di nuovo insediamento nella ZES unica, per l’acquisto, anche tramite leasing, di nuovi macchinari, impianti e attrezzature.

Le imprese devono mantenere l’attività nella ZES unica per almeno cinque anni dopo l’investimento, pena la perdita del beneficio.

Entità e forma dell’agevolazione

Il credito d’imposta è pari al 100% ed è calcolato sulla quota del costo complessivo dei beni acquistati o sugli investimenti immobiliari realizzati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025.

Sono esclusi dall’agevolazione gli investimenti inferiori a 50.000 euro.

Se i beni agevolati non entrano in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo alla loro acquisizione o ultimazione, il credito d’imposta viene ricalcolato escludendo il costo dei beni non operativi. Inoltre, se entro il quinto periodo d’imposta successivo all’entrata in funzione i beni vengono dismessi, ceduti, destinati ad usi estranei all’impresa o trasferiti a strutture produttive non ammesse al beneficio, il credito d’imposta viene ricalcolato escludendo il costo di tali beni.

L’agevolazione è fruibile esclusivamente in compensazione tramite il modello F24, da presentare attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. Per il 2025, il contributo è concesso entro un limite di spesa di 50 milioni di euro.

Spese ammissibili

Il credito d’imposta per le imprese attive nella produzione primaria di prodotti agricoli, nel settore forestale e nell’acquacoltura copre i costi di costruzione, acquisizione (anche in leasing) o per il miglioramento di beni immobili e l’acquisto o il noleggio con patto di acquisto di macchinari e attrezzature, fino al loro valore di mercato. Per l’acquisto di terreni è previsto un limite del 10% sui costi totali ammissibili.

Nel settore dell’acquacoltura, sono agevolati anche investimenti per attrezzature che migliorano la selettività della pesca, riducono gli impatti sull’ecosistema, proteggono le catture e migliorano sicurezza, efficienza energetica e produttività.

Gli investimenti devono essere effettuati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2025.

Le imprese devono comunicare all’Agenzia delle Entrate le spese sostenute e previste tra il 31 marzo e il 30 maggio 2025 e quelle definitive tra il 20 novembre e il 2 dicembre 2025, utilizzando il software “ZESUNICAAGRICOLA”.

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